
Anche sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, Taranto è presente grazie alla bravura del Maestro d’orchestra Fabio Barnaba, finito al centro di futili e assurde polemiche frutto probabilmente di tanta, troppa ignoranza.

“Sangue, sudore e lacrime”. Comprendiamo benissimo le parole del Maestro Fabio Barbaba, che facendo gavetta ha portato con tutta la sua bravura la tarantinità sul palco del Teatro Ariston di Sanremo. Tarantinità che era stata già messa in bella mostra nella serata di mercoledì con la maglietta targata “Sciamn me”, di cui naturalmente in pochi ne avevano capito il significato. Allo stesso modo, il Maestro Barnaba ha portato nella famosa serata delle cover nuovamente la nostra Taranto e le sue origini sul palco, con un’altra maglietta e un’altra scritta, in realtà un vero e proprio segno distintivo, tre lettere che messe insieme compongono l’acronimo dell’intercalare tarantino per eccellenza: “Butt D Sang”.
Quante volte lo abbiamo detto dopo un goal sbagliato dal Taranto, cercando parcheggio in centro il sabato sera, maledicendo in maniera benevola un amico o chissà per quali altri mille motivi? La cosa assurda e che ci fa rabbia, però, è la strumentalizzazione politica che si fa di ogni parola detta e di ogni gesto fatto in pubblico, per di più sul grande schermo. In un’edizione del Festival in cui il Sud Italia si sta ritagliando una gran bella figura, con la Puglia rappresentata in prima linea da una voce potente e di nicchia come quella di Serena Brancale, alla quale proprio il Maestro Barnaba ha diretto l’orchestra, anche Taranto ha avuto il suo momento di esposizione mediatica, ma non antisemita come troppi ignoranti hanno pensato, bensì culturale e strettamente viscerale.
Dopo le apre critiche sui social, dopo articoli giornalistici su stampe nazionali scritti da penne che andrebbero bandite dall’albo dei pubblicisti, per fortuna a calmare le acque è intervenuto un altro tarantino su X, il direttore di Rai DayTime, Angelo Mellone, che scrive questo:

Augurandoci che questa sera la polemica venga messa a tacere una volta per tutte, esprimiamo massima solidarietà al Maestro Barnaba e auguriamo, dal profondo del cuore, BDS a tutti quanti!