
Massimo Giove - Foto AntennaSud
Le dichiarazioni del “ex” Presidente che dichiara di aver ceduto il club a Rinaldo Zerbo

Le dichiarazioni rilasciate da Massimo Giove ai microfoni di Antenna Sud in una lunga intervista:
LA FINE DELLA GESTIONE – “Avevo allestito con Capuano una corazzata per tentare di vincere il campionato, ma le istituzioni me lo hanno negato. Ne sono scaturite le mie dimissioni e voglio precisare che dal 2 agosto questo non è un Taranto targato Massimo Giove. La mia gestione si ferma alla gara di Vicenza dove siamo usciti con una corazzata”.
L’ATTACCO AD ABODI – “Dopo la fine dello scorso campionato avevamo avuto delle rassicurazioni totali fatte dal Ministro Abodi, a me personalmente e al Sig. Vittorio Galigani. A Galigani aveva dichiarato di non creare allarmismi perché in questa stagione avremmo continuato a giocare allo Iacovone con lo stesso numero di spettatori. Vittorio può far vedere questi messaggi. Dopo queste rassicurazioni, ho costruito la squadra, ho chiamato il mister ed oggi potevamo essere tra le prime posizioni perché avevamo una corazzata. Il Governo, per questo sperpero di denaro pubblico e mi assumo tutte le responsabilità, ha deciso di consumare questi soldi e cancellare non solo il Taranto ma anche altre società. Non c’è più un ragazzo che può giocare in questo territorio”.
IL MIGLIORE DELLA STORIA – “Ho dato tantissimo al calcio e fino alla gara di Vicenza sono il Presidente più vincente della storia, parlano i fatti e le statistiche, nessuno ha fatto meglio di me”.
CAMPBELL E MELUCCI – “Quando è venuto ‘Rinaldo Campbell’ a Taranto abbiamo dato tutte le opportunità per potere acquistare la società. Questo personaggio mi è stato mandato dall’amministrazione comunale. Sono stati fatti festeggiamenti, vinciamo lo scudetto e la Champions. Hanno fatto tutto loro ed ora sono scomparsi tutti. Ho la documentazione apposto ed io ho fatto di tutto per cedere il club. Rinaldo Campbell doveva pagare le precedenti scadenze. Io ho fatto di tutto per agevolare questo passaggio. Io con il Taranto di quest’anno non ho nulla a che vedere, il mio Taranto è sempre stato vincente”.
IL PASSAGGIO A ZERBO – “Ieri ho fatto l’ultimo gesto d’amore nei confronti di questo club. Ho trovato un accordo con Rinaldo Zerbo che ha acquisito il club. Ho pagato gli ultimi stipendi e a partire da domani la società passa interamente in mano a Zerbo. Nelle prossime settimane ci sarà il passaggio davanti ad un notaio. Dietro Rinaldo Zerbo ci saranno 3/4 imprenditori piemontesi e due svizzeri, questo mi è stato assicurato. Faranno di tutto per mantenere la categoria il prossimo anno e poi attenderanno il nuovo stadio per ripartire. Mi ha messo a disposizione determinate garanzie. Chiunque volesse acquistare il club può contattarlo. Io l’ho messo in condizione di non ripartire dall’Eccellenza”.
I GIOCHI DELLA DISTRUZIONE – “Questo scempio non è targato Massimo Giove ma Giochi del Mediterraneo. Farò delle denunce per lucro cessante e danno emergente. Mi rifarò con chi ha distrutto questo giocattolo. Lo dirò a gran voce, questi giochi sono stati organizzati con i piedi. Fatti per distruggere ciò che c’era da distruggere in città”.
INVESTITORI – “Gli investitori che arrivano non guardano solo la curva ed i colori, ma tutta l’economia che ruota attorno alla città. Non è facile venire a Taranto, abbiamo problemi al siderurgico, al porto e ovunque”.
RADIAZIONE – “Voi pensate che qualcuno possa prendere il Taranto dall’Eccellenza? Io ho qualche dubbio. A Taranto nessun imprenditore del territorio investirebbe nel calcio. Dobbiamo sperare che arrivi qualcuno da fuori. Ma un investitore come dicevo prima, valuta tutto, anche Daspo, multe e tutte una serie di condizioni”.
FRANCAVILLA – “Malagò è venuto e nessuno ha fatto la domanda ‘Dove sta giocando il Taranto?’. Devo ringraziare il mio amico Antonio Magrì che ci sta permettendo di giocare a Francavilla Fontana, altrimenti il Taranto era già fuori dal campionato”.
LA CRISI – “Taranto in questo momento sta attraversando la più grande crisi economica. Dal siderurgico la città ha ricevuto, negli ultimi due anni, due enormi insolvenze. Nessun politico ha fatto qualcosa per questi imprenditori che oggi devono portare la croce. Questa città dipende ancora oggi dal siderurgico è inutile nasconderlo”.
INCENDIO ALLO IACOVONE – “Oggi nessuno ne parla e non capisco il perché. Con il Foggia abbiamo rischiato la strage per materiale infiammabile stoccato sotto la Curva Sud. Noi avremmo vinto il campionato in volata perché poi abbiamo giocato ogni tre giorni, cercando come dei beduini dove giocare. Ci hanno scippato un sogno, la Serie B”.
LA SERIE C – “La Lega Pro non sta in piedi, ogni Presidente ogni anno deve decidere quanti soldi buttare. Nessuno chiude in pareggio, sono tutti in perdita, non perché non sono capaci presidenti o direttori sportivi ma perché è un campionato che non sta in piedi”.